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storie che fan sorridere

2017: Odissea nel Servizio Prima Classe (di Vodafone)

Amici cari, evidentemente era troppo tempo che non scrivevo una tragicommedia sul Guscio.

Allora cominciamo dalla fine, mi hanno già risposto con un ‘Gentile cliente, siamo molto dispiaciuti per l’accaduto e ti ringraziamo per la segnalazione. Il team di esperti a te dedicato ha subito preso in carico la tua segnalazione 14970 e ti contatterà entro 1 giorno lavorativo.

Cordiali saluti, Servizio Prima Classe’.

Loro sono molto dispiaciuti, immaginatevi io.

Ve lo racconto domani come è andata a finire, ammesso e non concesso che sia vero che, domani, uno del team degli esperti mi contatterà con delle risposte, perché quelli del Servizio Prima Classe di Vodafone sono il Team degli Esperti. Già. Sono dodici giorni che aspetto una risposta facile facile, dal Team degli Esperti.

Di seguito, per farvi ridere (o piangere), l’annoso antefatto che ho appena finito di scrivere nell’apposita sezione del sito web e via pec. Se non mi dicono niente entro domani scrivo direttamente a Bisio (e non sto parlando di Claudio).

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2013: Odissea nell’AUDI

Cari amici, vi racconto quello che scriverò ai gentilissimi gestori del servizio im-mobilità AUDI: ho bisogno di alcune delucidazioni sul loro modo di lavorare perchè  sono decisamente perplessa, alquanto affaticata e, a dir la verità, anche un po’ nervosa in questo momento.

***

Lunedì 12 agosto 2013, nel primo pomeriggio, ho incidentalmente urtato con la ruota posteriore destra della mia bella AUDI A1 un pezzo di cemento che reggeva le transenne dei lavori in corso in Corso di Porta Vittoria a Milano, davanti al Coin. Mannaggia a me: ho forato.

Ho forato e stavolta lo so che la mia splendida macchina NON ha il ruotino.

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Mangasoftware

Sono il capo della delivery di una azienda dell’IT, gestisco ogni giorno trenta tecnici on-site e le telefonate isteriche e sconclusionate delle ragazze del dispatching, che fanno domande inutili e pongono problemi che non esistono; mi occupo di governare una struttura che logga le chiamate di manutenzione e le qualifica, organizza le attività, mette a disposizione parti di ricambio e ripara qualunque apparecchiatura che abbia la dignità di essere chiamata informatica, dagli UPS alle stampanti, passando per quei server che tengono in piedi servizi critici di mezzo paese.

Insomma, sono un nevrotico, stressato e sovraccarico governatore di risorse che lavora sessanta ore alla settimana, incazzato e malpagato, e nessuno, ma proprio nessuno, neanche mia moglie, capisce quanto culo mi faccio ogni giorno.

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Antologia della fantascienza

Febbraio di un anno bisesto, settimana con un martedì palindromo, preceduta da un venerdì diciassette: la fantascienza è ordinaria, in date siffatte.

E di colpo fanno tredici gradi al sole, dopo i meno dieci dei giorni scorsi, il sole splende sul pavè di piazza del Calendario e sbarluccica sui vetri neri del palazzo DB1.

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La differenza tra Ali e Ame

Sei meno dieci di un venerdì mattina di gennaio, è buio, fa un freddo cane e fuori dalle finestre a quadrotti, a Melrose Place, si vede solo neve.

Amelie saltella superattiva davanti al basculante del box, trafficando nel bagagliaio della Golf per farci stare borse, scarponi, spesa e vettovaglie, mentre gli sci sa già dove metterli, lei che ha “il tubo” dentro la macchina. Alice esce dalla porta tagliafuoco delle scale con un occhio aperto e uno chiuso, trascinando al suolo solo la borsa coi vestiti. Il resto, con intelligenza, l’hanno già messo in macchina ieri sera. Imbustata nella sua giacca rossa strettissima e molto vintage, chiamata cordialmente “il preservativo”, schiaccia il pulsante del telecomando per aprire il cancello automatico e si schianta sul sedile del passeggero, stropicciandosi gli occhi nel vano tentativo di svegliarsi.

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un caffè speciale

ecce colonna sonora del post!

In un martedì isterico di questo autunno improbabile, il sole traccheggia timido dietro la nebbia padana fuori dalla finestra del primo piano del civico 9D.

Alice scorrazza veloce a passo di mambo tra il trucco e gli anelli, il bagno e la camera, in una casa dove non c’è internet, mancano il gas e l’acqua in cucina e la parete verde acido ha clamorose sbavature al confine col soffitto. Un ting sul vetro del cellulare l’avvisa che è arrivata una mail: “Vestiti, sta arrivando l’idraulico” telegrafa Annie, dal piano di sopra.

*Vestiti?? Penserai mica che gli apra la porta in biancheria e calze?*

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Tutti gli uomini della stampante

*** the soundtrack***

Rumorosa la trattoria Nebraska all’ora di pranzo, piena di camionisti panzoni con la maglietta sporca di sugo, ma si mangia bene, almeno, così dice Carlo.

La cameriera grassa e feroce, in equilibrio sbilenco sui tacchi bassi da maestra di ballo sgraziata e con cinque piatti succulenti in mano, si avvicina pericolosamente al tavolo animato dove quattro commensali affamati scalpitano, nutrendosi nel frattempo a grissini, birra e vino rosso della casa scaraffato.Leggi tutto »Tutti gli uomini della stampante

Fenomenologia dell’ufficio amministrativo in caso di guasti

mi raccomando, cliccate su questi link per ascoltare la colonna sonora del post!

*In questa grigia mattina novembrina ci vorrebbe proprio una bella tazzona di caffè americano per tirarmi su di morale, e invece mi tocca quello schifo alla macchinetta* pensa Alice mentre scrolla le gocce di pioggia dalla giacca nera, appoggia il portatile alla scrivania e guarda sconsolata l’enorme pila di carta che è rimasta lì da ieri (o da prima?).Leggi tutto »Fenomenologia dell’ufficio amministrativo in caso di guasti