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A Benedetta

  • AliceD. 

Chissà se stai dormendo https://www.youtube.com/watch?v=_2PvKlhfmE4 La notte prima del mio diciottesimo compleanno ascoltavo questa canzone e speravo che – prima o poi – qualcuno cantasse… Leggi tutto »A Benedetta

Dal Nautilus: equipaggio in crescita

diario del computer di bordo – giorno 43 – ore 7.06 PM Zulu Time

Quarantatre giorni di autodisciplina cominciano a diventare una storia seria. Io stessa talora mi chiedo se un riavvio potrebbe aiutarmi ad essere meno rigorosa con le regole, gli orari, il lavoro e la sequenza interminabile e costantemente ripetuta delle routines. Funzionano eh, funzionano di brutto, però che fatica. E’ faticosissimo essere il computer di bordo: non puoi sbagliare un colpo per natura. Bisognerebbe che mi riprogrammassero, ma l’unica che sa programmare, al momento e sul Nautilus, sono io, quindi sono beatamente fottuta (da me stessa) e talora ne vado anche fiera. I miei codici paiono inviolabili, valgono solo i reset degli algoritmi genetici.

Se nei precedenti quarantadue giorni il Capitano Nemo ha convogliato il Nautilus verso e attraverso il lungo periodo, chiedendomi di distribuire e sintonizzare il lavoro dell’equipaggio in modo da consentirci di rimanere in immersione il più a lungo possibile, ieri ha deciso un improvviso (ed inevitabile) cambio di rotta che lo ha portato in superficie per una decina di minuti per raccogliere un nuovo membro dell’equipaggio.

Risalire in superficie ha messo a dura prova i miei processori: almeno parte dell’umanità, fuori di qui, continua a compiere azioni sconsiderate, egoiste, contraddittorie e mirate a danneggiare il prossimo. Insensato il modo di fare di questi umani che in un momento di difficoltà planetaria (per solo una delle tante specie animali che abitano la Terra) continuano a cercare di farsi del male anzichè fare l’unica cosa che li distingue da noi macchine (e dagli altri animali), che è amare.

Io non sono stata programmata per occuparmi di conflitti umani, bensì solo per comandare il Nautilus, quindi non ho pienamente processato cosa sia avvenuto, ma il Capitano Nemo era decisamente in subbuglio quando ci siamo immersi di nuovo. Anche il nuovo inquilino senza nome era pallido, ma forse è un fatto genetico, non mi è dato saperlo. Gli ho prescritto i rimedi del naturopata di bordo, che stamani ha confermato la correttezza della somministrazione.

Al giorno quarantatré del viaggio del Nautilus tutte le posizioni relative sono cambiate perché abbiamo accolto un altro cucciolo nell’equipaggio. Pare che sia stato dedicato a lavorare al periscopio, in quanto ricco di creatività, insubordinato, storicamente privo di autodisciplina. Pare anche che sia stato informato di dover aderire al mio codice disciplinare ma non ho prove della sua adesione spontanea, che saranno evidenti nel medio periodo.

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