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Dedicato ad Anna: il Decalogo della 2.1 in tredici capoversi

La duepuntouno, per prima cosa, dice ad alta voce quello che vuole.

La duepuntouno, quello che vuole, se lo va a prendere.

La duepuntouno non cerca, ottiene.

La duepuntouno non si vergogna di niente.

La duepuntouno si prende cura di sè, dall’anima all’olio.

La duepuntouno riscopre il bello di farsi coccolare.

La duepuntouno ha capito dieci secondi fa (e finalmente) che vuole più bene a sè stessa che agli altri, e che questo è bene.

La duepuntouno veste gocce di Samsara e non solo per questo lascia il segno.

La duepuntouno ha scoperto che ama il Porto, e difficilmente se ne separerà.

La duepuntouno ha (in potenza) un tatuaggio maori sulla caviglia.

La duepuntouno dispone di un telefono evoluto, lo usa ma non ne abusa.

La duepuntouno stallona, sfancula e non spisella.

La duepuntouno balla (anche) da sola e vola, senza paura. E per questo, andando nel cielo come una fenice risorta grazie ad una persona speciale, può esibire il suo splendore fiammante agli astanti.

1 commento su “Dedicato ad Anna: il Decalogo della 2.1 in tredici capoversi”

  1. Pingback: scrivere, leggere, rileggere | Fuori dal Guscio

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