Potessi scegliere dove e come, organizzerei una festa di fine estate dove tutto comincia a girare: sulla riva del mare. Tutti a piedi nudi sulla sabbia umida, tra bicchieri di prosecco e sorsi di mojito, le braccia alzate e i capelli scomposti.
Mi hanno detto, però, che a Milano il mare non c’è.
Allora ho pensato: disegniamola noi, la riva del mare. Mettiamoci le onde che sbattono, il vento che soffia, il sale sulla pelle, l’acqua un po’ fredda. Mettiamoci la sabbia ruvida e il sole che tramonta. Mettiamoci un chiringuito e stiamo lì.
Ek-sistiamo. Fuori, sul margine tra noi e l’altro. Dove, davvero, essere e servire è divino.
Facciamolo con le mani aperte e i sorrisi spalancati, con i sensi più accesi, più vivi, come se fossimo antenne sul tetto: celebriamo la fine dell’estate assieme per portarci dietro il colore e il calore, così ci sarà sempre un gran sole a sorprenderci nel prossimo autunno.
Alla festa di fine estate si incontrano facce strane, di una bellezza un po’ disarmante, quindi tutti potrebbero portare un pareo o un cappello: bello sarebbe riconoscerci tra noi.
Alla festa di fine estate le regole non esistono, esistono solo le eccezioni, quindi, per una volta, si potrebbe rompere ogni convenzione sociale: niente torta, niente candeline, niente regali. Chi di voi mi conosce un po’ bene lo sa che a me la materia non interessa proprio. Ho solo bisogno di archiviare le mie file di files per ripartire (il passato è passato nel bene e nel male) quindi l’unico regalo che desidero è ricordare il mio trentaseiesimo così forte da aver voglia di raccontarlo per iscritto. Voglio che ridiate, che balliate, che portiate il meglio di voi con voi e lo mettiate a disposizione gli uni degli altri: che facciate convergere le esperienze e le trasformiate in espressione.
Alla festa di fine estate può venire chi vuole, basta che porti il sorriso. Vorrei che fosse una notte fantastica, dove gli sguardi si cercano con ali fatte di musica, anche quando non si conoscono. Chi saprà che a mezzanotte è il mio compleanno verrà a darmi un abbraccio più forte degli altri e mi scalderà il cuore perché stavolta non mi chiederò se ci sarà, chi sarà, il primo a farmi gli auguri.
Sarà una notte come tutte le altre notti, ma con qualcosa di speciale, ci sarà un turbinio di gente colorata danzante su una cascata di bassi che fanno vibrare la spina dorsale. Sarà una manciata di ore in cui mettere dentro il delirio totale e il temporale elettronico ci laverà la polvere dai cuori.
E se qualcuno ce la fa (e lui ce la fa), il Dj suonerà solo musica buona e noi respireremo su 130 bpm.
Alla festa di fine estate non c’è niente di organizzato, perché la festa saremo noi, quindi vestitevi come vi pare e venite pieni solo di energia. Fate in modo di essere ciascuno il suo se stesso: splendido. Gli occhi degli uomini si illuminano davanti al sublime. E allora la forza si amplifica, il sangue si mescola, e alla festa di mezza estate c’è posto anche per chi sorride da un angolo (come faccio io di solito).
Amatemi un po’, fatemi ciascuno un regalo: fate che ogni cosa sia illuminata, fate che sia la notte dei desideri.
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Per chi vuole esserci, la festa di fine estate è sabato sette settembre duemilacredici, comincia verso le 20 e dura finchè siamo abbastanza vivi da far tremare la terra.
Siccome è tutta questione di feeling, saremo in un posto che si chiama “Puro”, in via Gallarate 200 a Milano.
http://www.puromilano.it
Chi viene? Io vado.
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PS: Vediamo chi indovina tutte le citazioni, adesso 😉
Jovanotti, l’ombelico del mondo, 3 times. Vorrei tanto esserci e ci saro’ col cuore.