… prima di andare a letto.
C’è l’ultima canzone di Beyoncè che probabilmente è una canzone inutile, ma mi mette addosso questa leggerezza paurosa di cui ho davvero bisogno e che fa da colonna sonora a questo post.
Nella mia testa, nascosto tra le tante cose cui devo pensare, un pensiero stupendo alla Patty Pravo cui fatico a resistere:
un sorriso accattivante e due occhi neri neri come la pece, che poi invece ho scoperto che sono verdi. Qualche messaggio di quelli che fanno venire i brividi senza motivo, quel leggero desiderio di novità ed emozione che mi ricorda che sono bella, che sono viva.
La voglia di svegliarmi presto, domattina, solo per vedere come va a finire.
Sento quel vago bisogno di dire buongiorno sorridendo e di scoprire uno sguardo caldo sotto un assurdo turbante viola di lana grossa. Ricordo quella sensazione che non conosco più di meravigliarsi di una cosa pulita e normale, senza intoppi e senza difficoltà, pura, così, al solo scopo di essere lì.
Dedico a te, occhi profondi, l’ultimo pensiero della giornata, perchè è una settimana che ci rido sopra, e se rido è già una cosa buona.
Dedico a te la voglia di uscire di casa vestita come una tredicenne svenevole, di scendere a prendere la posta e incontrarti per sbaglio, di sorridere per il solo fatto che mi squilla il telefono.
Chissà che questa bella emozione limpida e leggera sia l’inizio della fine del tunnel.
Finalmente buone notizie,ma non avevo dubbi, continua a essere donna e andrà tutto bene.
Continua a scrivere però!
Suerte.
” E’ bella e quindi può esser corteggiata; è donna e quindi può essere conquistata ” ( W.Shakespeare ).
Peer Gynt.
Oh bella, mio adorato lettore anonimo… grazie grazie grazie. Soprattutto del sorriso che mi regali ogni volta che mi capiti “tra le righe”.