Ho saputo stasera, per un caso fortuito, che un vecchio amico con la sindrome di Down è morto tanti anni fa.
Ciao Mario,
che eravamo coetanei e avevamo dieci anni,
che mi davi i baci e mi sbavavi tutto il judogi quando facevamo lotta a terra,
che eri il sorriso fatto persona,
ciao Mario,
con i piedi grandi e gli occhi piccoli piccoli.
Spero che il viaggio sia un buon viaggio.
Un sorriso per te e una lacrima salata per me.
HO SEMPRE PENSATO CHE SIA IMPORTANTE DARE PER RICEVERE.
Nel caso di Mario, magari, la cosa appare forte.
“venga il tuo regno”…
questa è la strada?
accendo una candela nel buio, e lascio andare.